Dieta Mediterranea
Dieta Mediterranea
E’ proposta al mondo intero. Considerata come il regime alimentare ideale per ridurre l’incidenza delle cosiddette “malattie del benessere”.
A partire dagli anni ’70 si cercò pertanto di diffondere le abitudini alimentari tipiche di essa anche negli Stati Uniti.
Cereali, verdure, frutta, pesce ed olio di oliva furono proposti come alternativa. Sostituiscono una dieta troppo ricca di grassi, proteine e zucchero.
Fu proposta negli anni ’90 una semplice piramide alimentare. Essa riportava la distribuzione in frequenza e quantità degli alimenti nell’arco della giornata. Questa piramide riassume quindi tutti i princìpi della dieta mediterranea e fa presa sulla popolazione.
In particolare, alla sua base si trovavano gli alimenti da consumare più volte al giorno. Mentre all’apice venivano riportati i cibi da limitare.
Alcuni princìpi della dieta mediterranea rappresentavano e rappresentano tuttora la miglior difesa contro malattie. Malattie come aterosclerosi, ipertensione, infarto del miocardio ed ictus.
La dieta a base di pane, pasta (meglio ancora se integrali), verdure, pesce, olio di oliva e frutta, fornisce proteine, lipidi e zuccheri ad alto valore nutritivo. Presentano basso contenuto di colesterolo, lipidi saturi e zuccheri semplici. La dieta è ricca di vitamine, sali minerali e fibre non digeribili.
La frutta, le verdura e i cibi integrali proprio perché estremamente ricchi di antiossidanti svolgono un’azione protettiva. Prevengono malattie cardiovascolari ed alcune forme di cancro.
La dieta mediterranea è incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli alimenti. L’aspetto calorico gioca un ruolo di secondo piano.
Ad un uomo adulto occorrerebbero ogni giorno circa 2500 calorie. Suddivisi nel 60% dovrebbe provenire da carboidrati mentre il 20% da lipidi e solo il 10% da proteine.
Gli stessi Stati Uniti per anni hanno elogiato le virtù della dieta mediterranea. In questi ultimi tempi, però, sono arrivate decine di diete con regole diametralmente opposte.
Al tradizionale consumo di pasta e pane si contrappone un elevato ricorso ad alimenti iperproteici ed iperlipidici (carni, anche grasse, formaggi e condimenti). Grazie a questo stratagemma tali diete (metabolica, chetogenica, Atkins ecc.) promettono di dimagrire assicurando benessere e vitalità a chi le segue.
In realtà, gli effetti negativi di un simile approccio dietetico sono ampliamente documentati. La loro efficacia deriva in sostanza dalla limitazione calorica complessiva. Questa è favorita dall’elevato apporto proteico e lipidico che diminuisce complessivamente il senso di fame. L’organismo è costretto a spendere parecchie calorie per metabolizzarli.
La dieta mediterranea non è superata. Ha assolutamente bisogno di adattarsi ai tempi e ricevere una sferzata di buon senso e criticità. Nonostante tutto questa dieta rimane uno dei modelli alimentari più salutari.
Per adeguarsi alle moderne conoscenze in campo alimentare dovrebbe comunque subire alcune piccole modifiche:
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